Insomma dicevo ieri è stato un concerto splendido. Ha iniziato su un palco illuminato solamente dalla soffusa luce di candele sparse un po' dappertutto tra i tanti strumenti. Primo pezzo da solo, voce e piano. Primi brividi. Poi piano piano si entra sempre più nel vivo del concerto. Chiama uno ad uno i componenti della sua band all'inizio di ogni canzone, come se aggiungesse ogni volta un ingrediente alla magnifica portata che ci sta facendo gustare, sottolineando così anche la varietà di suoni che compongono la sua musica.
Il momento più intenso per me è stato senz'altro Cannonball, che ha eseguito mettendosi in piedi tra microfono e pubblico con chitarra al collo. Dopo un breve controllo all'accordatura della stessa ha cominciato a cantare senza amplificazione accompagnato perfettamente dal resto della band e nel silenzio quasi religioso di tutta la platea dell'Auditorium. A ripensare a quei momenti mi vengono i brividi ancora adesso.
Divertentissima la chiusura "teatrale" con Cheers darlin' che ha introdotto raccontando con grande ironia la triste storia della canzone, riuscendo a trasformarla in uno spassoso momento comico. Peccato solo che tra le sue più belle canzoni è mancata la bellissima Cold Water, che per amore di completezza abbiamo dovuto improvvisare con un po' di amici mentre uscivamo dall'Auditorium... con qualche bis durante il tragitto in motorino. :)
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