Monday, May 24, 2010

Giobbe...

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E’ certamente un grande conforto nelle tribolazioni richiamare alla memoria i benefici del nostro Creatore, mentre si sopportano le avversità. Né ciò che viene dal dolore ci può scoraggiare, se subito richiamano alla mente il conforto che i doni ci recano. Per questo è stato scritto: Nel tempo della prosperità non dimenticare la sventura e nel tempo della sventura non dimenticare il benessere (cfr. Sir 11, 25).
Chiunque gode prosperità, ma nel tempo di essa non ha timore anche dei flagelli, a causa del benessere cade nell’arroganza. Chi invece, oppresso da flagelli, non cerca al tempo stesso di consolarsi con la memoria dei doni ricevuti, è annientato dai sentimenti di sconforto o anche di disperazione. Bisogna dunque unire assieme le due cose, in modo che l’una sia sempre sostenuta dall’altra: il ricordo del bene mitigherà la sofferenza del flagello; la diffidenza circa le gioie terrestri e il timore del flagello freneranno la gioia del dono.
L’uomo santo perciò, per alleviare il suo animo oppresso in mezzo alle ferite, nella sofferenza dei flagelli consideri la dolcezza dei doni, e dica: «Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?»

San Gregorio Magno, papa

Thursday, May 20, 2010

I 5 film preferiti di Michael Caine

Cinque pietre miliari del cinema classico americano scelte da un'icona del cinema mondiale.

Saturday, May 08, 2010

Saturday, May 01, 2010

Elogio della dimenticanza

Buona cosa è la dimenticanza!

Altrimenti come farebbe

il figlio ad allontanarsi dalla madre che lo ha allattato?

che gli ha dato la forza delle membra

e lo trattiene per metterle alla prova?

Oppure come farebbe l'allievo ad abbandonare il maestro

che gli ha dato il sapere?

Quando il sapere è dato

l'allievo deve mettersi in cammino.

Nella casa vecchia

prendono alloggio i nuovi inquilini.

Se vi fossero rimasti quelli che l'hanno costruita

la casa sarebbe troppo piccola.

La stufa riscalda. Il fumista

non si sa più chi sia. L'aratore

non riconosce la forma di pane.

Come si alzerebbe l'uomo al mattino

senza l'oblio della notte che cancella le tracce?

Chi è stato sbattuto a terra sei volte

come potrebbe risollevarsi la settima

per rivoltare il suolo pietroso,

per rischiare il volo nel cielo?

La fragilità della memoria

dà forza agli uomini.

Bertold Brecht