Tuesday, August 28, 2007

Reign Over Me

Finalmente vai alla proiezione di un film che attendi da un pezzo e che ti suscita interesse un po' per la canzone da cui è tratto (la meravigliosa Love Reign O'er Me dei The Who), un po' per i temi trattati, un po' per vedere quel simpaticone di Adam Sandler in un ruolo per lui atipico, o se preferite, meno frequente.

Finalmente ti trovi di fronte ad una pellicola che mostra il trauma dell'11 settembre senza cercare il sensazionalismo o l'effetto commovente il più delle volte molto forzato e poco efficace. Al contrario scopri come finalmente un film sia ancora in grado di parlare del dolore, del vuoto che un evento così devastante è in grado di creare. E come questo possa essere fatto con grande semplicità senza bisogno di ritornare sulle immagini celeberrime viste e riviste e senza neanche il bisogno nominare quel fatidico giorno. Tutto questo accompagnato da una colonna sonora molto raffinata che rievoca i fasti dell'ultimo rock a cavallo degli anni '70 e dei primi anni '80, ripescando magnifici pezzi dei The Who già citati e a cui il titolo stesso del film si ispira, fino al primo straordinario Bruce Springsteen (da brividi la sequenza accompagnata per tutto il tempo dalla splendida Drive all night).

Beh, finalmente ti trovi un film che merita, che suscita emozioni come rare volte sanno fare questi film, e poi scopri che lo stesso verrà distribuito solamente in 11 sale. Un vero peccato. Mi auguro che quelle poche possano essere stracolme ogni giorno ad ogni spettacolo, ma so di sperare invano.

Domani si parte e, parafrasando film e canzone, mi auguro che questo "viaggio" possa "fare piovere" allo stesso modo in cui una striscia di spiaggia viene baciata dal mare.

Ad maiora

Tuesday, August 21, 2007

La notte dei Pomodori Mannari

Ultimamente ho mangiato quasi ogni sera hamburger di tacchino. Colpa principalmente delle maledette offerte dei discount!!! Ma lo ammetto... in parte (solo in parte) è anche mia visto che a volte non mi regolo e compro cibo come se a casa fossimo in quindici con sette ospiti a testa ogni sera. Scherzi a parte, dagli hamburger di tacchino mi sono salvato (tempo un altro giorno e avrebbero dato un festino dentro al frigo cercando di abbordare le zucchine rimaste intimidite nell'angolo di destra).

Il vero problema sono i pomodori!! Infatti quando sei da solo e vai di fretta, qual è il contorno più veloce? Esatto... l'insalata! Ma mica la mangerai da sola? Noooo!! Sciagura a te!! Perchè non ci aggiungi anche un bel pomodorino? Allora vai, compra i pomodori, tanto si mangiano sempre... LI MANGI CON TUTTO!! Da soli con un filo di olio e sale; nell'insalata; con un po' di carotine; insieme a una bella mozzarella fatta a fette; accanto a due belle fettine di vitello... pardon, due fantastici hamburger di tacchino. Risultato: pomodori a pranzo, pomodori a cena, sogni di pomodori che volano tra i palazzi con delle bombette in testa di notte e via così.

Ho paura che prima o poi mi sveglierò nella notte tutto rosso e tondeggiante e andrò in giro per i parchi romani a terrorizzare le coppiette appartate finchè non uscirò un'ora prima dell'alba da un cinema di periferia circodato dalla otto squadre speciali della polizia armate fino ai denti che porranno fine al mio incubo vegetale.

In attesa che questo accada, meglio andare al cinema con un aspetto umanoide finchè si è ancora in tempo. Buona serata a tutti!

PS: qualcuno vuole dei pomodori? Sono buonissimi. Fanno benissimo e li mangiate con tutto! No, eh? ^__^

Friday, August 17, 2007

Rafting, cugini e chitarra

L'ultima settimana di relax prima di riprendere il lavoro volge lentamente al termine. Dopo una fantastica domenica all'insegna del rafting sulle marmore e quattro giorni sul Gargano a trovare un po' di cugini e zii e respirare un po' di tranquillità paesana, rientro nella mia città ancora pittosto deserta e tranquilla, ma pronta a rimettere pressto in moto il suo caos inarrestabile.
Ultimo weekend di relax che passerò tra esercizi con la chitarra, letture che mi porteranno prevalentemente nella Londra Sotto, partite che mi auguro mi facciano vedere dello spettacolo sportivo di buon livello e chissà quanto altro...
L'umore non è ancora quello dei migliori, ma confido di incontrare presto... someone who can heal my heart.
Accodo questo video dei Radiohead che non conoscevo e che trovo davvero molto bello e perfettamente in sintonia con la canzone. Triste, ma straordinaria.

Friday, August 10, 2007

Free your mind

Nel calcio, come in qualsiasi altro sport, per esprimersi al meglio è necessario mantenere la mente sgombra da ogni preoccupazione. Ovviamente anche un fisico in buona forma e ben allenato può risultare anch'esso funzionale alla causa, ma la tranquillità mentale può esserlo di più. Molto spesso i colpi atletici più belli sono quelli che si fanno senza pensarci troppo su, d'istinto, come se fossero la cosa più naturale del mondo. Andiamo incontro al pallone e senza neanche rendercene conto lo controlliamo e lo mandiamo esattamente dove non avremmo neanche mai immaginato in un nostro sogno ad occhi aperti. Chiunque abbia praticato con una certa frequenza questo o un qualsiasi altro sport penso possa capire perfettamente di cosa sto parlando.

Molto spesso accade invece che la voglia di far bene, o strafare, o la preoccupazione di sbagliare o, ancora, la troppa sufficienza in una determinata situazione ci facciano commettere errori magari banali e non ci permettano di esprimere realmente il nostro valore. Amici, parenti o chi per loro che ci guardano ci spingono a fare qualcosa di veramente speciale in quell'occasione e questa voglia positiva ci carica pressione addosso che ci blocca. I grandi campioni sono quelli che riescono a non farsi distrarre da questa pressione, rimanendo concentrati su quello che stanno facendo, senza stare a pensare a come lo stanno facendo.

Tranquillità. Fiducia nei propri mezzi. E qualche volta un po' di incoscienza. Queste sono le condizioni necessarie per poter esprimere al meglio il proprio valore nello sport e in generale in qualunque altro ambito della vita. In questo periodo non mi sento tranquillo, non mi sento in grado di esprimermi al meglio delle mie potenzialità. So di averne, ma allo stesso tempo sento di non riuscire a lasciarmi andare, in un continuo soffermarsi su ogni cosa che faccio e che penso. Mi sento come un giocatore entrato a pochi minuti dal termine di un'incontro con tanta voglia di incidere sulla partita e pochissimo tempo per farlo. E c'è un'unico modo per farcela. Come diceva un vecchio "amico": You have to let it all go... Fear, doubt and disbeliefs. Free. Your. Mind.

Friday, August 03, 2007

Neanche il mare!!

Ieri concerto dei Negramaro ad Anzio. L'acustica lasciava un po' a desiderare, ma il concerto è stato cmq bello. Forse non ai livelli di quello di un anno e mezzo fa al Palalottomatica, ma sono sempre uno dei migliori gruppi emergenti del panorama italiano e riescono ha dare una gran carica dal vivo. Splendide tutte le "vecchie"... su tutte Scomodamente, introdotta in modo spettacolare. Delle nuove ho trovato notevoli le esecuzioni di La finestra, Ruberò la luna e Quel posto che non c'è. Bello anche l'omaggio a Battiato quando Giuliano ha suonato da solo una sua interpretazione di Cuccurucucu.
Unico piccolo rammarico: la mancata esecuzione di Neanche il mare, che a mio parere è forse la più bella canzone del nuovo album. Vabbè sarà per la prossima...

Free Image Hosting at www.ImageShack.us