Wednesday, June 20, 2007

Shadows and tall trees

Sogno di una notte di fine primavera. Mi trovo in un bosco con delle persone. Dev'essere sera perchè c'è poca luce. Non so chi siano le persone con cui mi trovo, ma da come mi comporto mi sembra di conoscerle. Stiamo camminando e ad un tratto arriviamo di fronte a quello che mi sembra di percepire come un muro anche se in alcuni tratti poi diventa semplicemente una recinzione.
Sfruttando una fessura nel muro, un ragazzino del gruppo riesce a passare oltre. Provo anch'io per lo stesso passaggio, ma riesco a malapena ad infilare solo una gamba nello spiraglio dove è passato il bambino. Decisamente lì non ci passo.
Comincio ad andare a cercare un altro passaggio. Un uomo di carnagione scura mi aiuta. Poco dopo troviamo un buco nella recinzione nascosto da un pò di fronde. Attraversiamo e così passiamo dall'altra parte.
All'improvviso cominciano ad arrivare dei palloni che colpiscono diverse persone del gruppo. Io sono già dall'altro lato che scendo un leggero pendio che va verso un ruscello illuminato da quello che a me sembra chiarore lunare. Mi accorgo dei palloni e cerco di aiutare qualcuno a fermarne uno... ma d'improvviso l'atmosfera intorno a me cambia completamente.
Non ci sono più palloni, non c'è più il ruscello, non ci sono più le persone. Mi trovo per terra a parlare con una ragazza sdraiata su un fianco. Credo che in lontananza ci siano dei fuochi d'artificio. Non ricordo esattamente nè i lineamenti nè esattamente di cosa stessimo parlando. Ricordo però che indossava un unico vestito lungo e scuro e che portava i capelli castani e lunghi. Mi sembra che facesse l'attrice, perchè il giorno dopo doveva girare. Non so se me lo avesse detto lei mentre parlavamo o se lo sapessi io già da prima.
Avevo una gran voglia di baciarla. Ho esitato per un pò, poi quando mi sono deciso e mi sono proteso è stato come baciare... uno schermo elettronico! Non serve dire che la sensazione è stata davvero strana e mi ha quasi inquietato.
Subito dopo mi sono ritrovato in una stanza di un casolare di campagna, che credo fosse vicino al posto dove ero a parlare con la ragazza e dove probabilmente si era svolta una festa. Doveva essere mattina, la festa era finita e non c'era più nessuno. Mi sono affacciato nelle altre stanze vuote. Dopo poco ho incontrato una signora anziana molto grossa che mi ha confermato che erano andati tutti via e che il padrone del casolare sarebbe arrivato di lì a poco. Immediatamente ho visto arrivare all'entrata una camionetta...
...dopodichè mi sono svegliato.

Questo è un sogno molto bizzarro che ho fatto pochi giorni fa. Mi ha colpito e mi è rimasto molto impresso come poche volte mi accade così l'ho voluto trascrivere e raccontare.
Il titolo di questo post è lo stesso di una canzone degli U2 che si ispira al romanzo Il signore delle mosche. Questo perchè questo sogno, come a volte il mondo e la vita, mi appare in modo simile a come apparivano le lunghe ombre e gli alberi imponenti ai bambini di quel libro.

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