Monday, November 02, 2009

Magie di suoni

Zimoun : Sound Sculptures & Installations | Compilation Video V1.2 from [ ] on Vimeo.

Road to Moloch

Quando vedo questi cortometraggi mi domando sempre: ma è possibile che in Italia non si riesca a fare niente (ma niente!!) di questo genere? Possibile che la Spagna riesca a fare tanto (tantissimo) di più? Mi sembra assurdo che sia solo una questo di mercato troppo ristretto.
Attenzione: astenersi cuori deboli.

Road to Moloch from Robert Glickert on Vimeo.

Thursday, October 22, 2009

A 91 cm da se stessi

Un cortometraggio animato molto bello, surreale e brillante, a metà strada tra Lynch e Spike Jonze.

Skhizein from Josef K. on Vimeo.

Sunday, October 11, 2009

Teoria del divertimento

Il divertimento è la leva più efficace per far cambiare un’abitudine alle persone.

Ecco due dimostrazioni.



Saturday, October 03, 2009

Tunnels of music

Io ascolto tanta musica. Costantemente. E' raro incontrarmi senza il mio Ipod "gonfio" di canzoni in funzione. Per strada, in motorino, alle poste, al supermercato, a casa mentre cucino, mentre scrivo al computer, mentre faccio un po' di ordine nelle stanze. Ci sono periodi in cui mi prendono le fisse per alcuni artisti e allora sono capace di continuare per settimane di seguito di ascoltare lo stesso album. Magari perchè ho conosciuto da poco l'artista o quell'album, magari perchè mi è improvvisamente tornata voglia di quell'album. Molto spesso le due cose possono essere connesse. Esce il nuovo album di un gruppo, lo ascolti per qualche giorno e subito ti richiama alla mente un altro album precedente o un classico a cui si richiamano. Entri così in un magico viaggio musicale dove passi da una canzone ad un altra, da un album ad un altro, da un artista ad un altro, come in un on-the-road dove si passa di città in città, di regione in regione, assaporando tutti gli odori, tutte le sensazioni che quel viaggio ti porta.

A volte è interessante come si scoprono i nuovi artisti o le nuove canzoni. Una volta c'erano gli amici che ti facevano sentire un nuovo nastro che avevano registrato alla radio oppure un disco trovato per caso in un negozio e comprato per pura curiosità. Una volta sentivi un pezzo alla radio che poi ti ossessionava per giorni, settimane e mesi, finchè casualmente ti ricapitava di sentirlo sempre alla radio e di fare un'attenzione sovrumana alle parole dello speaker. Il caso si presentava ancora più arduo quando la canzone la sentivi durante un trailer cinematografico prima di un film al cinema. Ti ritornava in mente due giorni dopo e uscivi pazzo per ritrovarla.

Ora è tutto più semplice nell'era di Internet, di YouTube e del P2P. Guardi il trailer di un film che sta per uscire, senti una canzone che ti intriga un po' e vai subito a cercare più informazioni su google. La ritrovi su YouTube e ti si apre un nuovo mondo tutto da visitare attraverso uno di quei viaggi magici. Oppure un tuo amico condivide con te un video e senza bisogno di nessuna ricerca ti ritrovi davanti il biglietto per quel viaggio già pagato.

In questo ultimo periodo mi sono capitate entrambe le cose appena descritte e mi ritrovo nel bel mezzo di uno di questi viaggi, con la sola differenza che stavolta non ho scoperto un solo nuovo artista, ma ben tre.

Guardando il trailer di Where The Wild Things Are, il nuovo film di Spike Jonze, mi ha colpito subito la canzone utilizzata, che poco dopo ho scoperto essere di un gruppo canadese composto da una decina di elementi (ho provato a contarli, ma non mi torna mai il numero). Si chiamano Arcade Fire e sono davvero strepitosi. La canzone ascoltata nel trailer si intitola Wake Up e l'hanno cantata dal vivo addirittura con il duca bianco. Questa invece è la canzone che apre il loro primo album.



Passando poi casualmente per il canale YouTube di un amico ho scoperto due video davvero interessanti. Il primo è di un gruppo che si chiama Coconut Records. Non sono riuscito a trovare nulla di loro qui in Italia. Credo non siano stati ancora pubblicati. Se vi chiedete chi sono le due facce conosciute nel video, significa che qualche buon film lo avete visto. Due tra i giovani attori americani più bravi in circolazione: Jason Schwartzman e Chloe Sevigny.



Last but not least, il secondo video trovato nel canale YouTube del mio amico. Si tratta di un duetto e mi ha colpito subito perchè la seconda voce è niente poco di meno che Scarlett Johansson. Il cantante invece è Pete Yorn, poco conosciuto in Italia (personalmente lo avevo sentito solamente nella ricca colonna sonora di Shrek 2). Ho così scoperto che hanno appena registrato un intero album insieme e dopo un primo ascolto posso dirvi che non è per niente male.



Let's go into these magic tunnels!

Saturday, September 26, 2009

Quote n°1

Quando cammini su strada, se cammini su destra, va bene; se cammini su sinistra, va bene; se cammini nel mezzo, prima o poi... tzic... rimani schiacciato come grappolo d'uva. Ecco, karate è stessa cosa. Se tu impari karate, va bene; se non impari karate, va bene; se tu impari karate "speriamo"... tzic... ti schiacciano come uva. Mi hai capito?

Wednesday, August 12, 2009

...

Oh simple thing where have you gone
I'm getting old and I need something to rely on
So tell me when you're gonna let me in
I'm getting tired and I need somewhere to begin

I came across a fallen tree
I felt the branches of it looking at me
Is this the place we used to love?
Is this the place that I've been dreaming of?

Tuesday, July 28, 2009

Tuesday, July 21, 2009

Tuesday, July 14, 2009

SIGNS / SEGNI

Blog in progress

Negli ultimi tempi sto facendo dei test cercando i modelli più funzionali quindi l'aspetto del blog potrebbe variare spesso, nel caso qualcuno se ne accorgesse...

Tuesday, December 30, 2008

Io ne ho visto di cose... nel 2008

Solito giochetto come ogni anno...

Ho visto fragole sanguinare
Ho visto leoni aggredire un cervo in mezzo a Time Square
Ho visto ragazzi riprendere con la videocamera un mostro in mezzo al Central Park
Ho visto un vecchio lasciare un barattolo nella neve sulla cima di monte
Ho visto un ragazzo vivere in un "magico pulmino"
Ho visto vampiri incenerirsi all'alba
Ho visto il petrolio schizzare fuori dalla terra
Ho visto un barbiere cantare
Ho visto un killer con una capigliatura oscena sfondare porte con un compressore
Ho visto due fratelli inscenare maldestramente una rapina
Ho visto una ragazza andare a due matrimoni contemporaneamente
Ho visto una ragazza assaggiare una torta al mirtillo
Ho visto un "tipetto interessante" partorire un "fagiolo"
Ho visto un pilota senza velivolo
Ho visto tre fratelli rincorrere goffamente un treno
Ho rivisto un professore con cappello e frusta
Ho visto ragazzi ripetere le parole di Tony Montana in un edificio semiabbandonato
Ho visto un clown far scomparire una matita
Ho visto un panda mangiare biscotti facendo una spaccata a 3 metri dal pavimento
Ho visto robot guardare incantato un cielo stellato
Ho visto un supereroe ubriaco
Ho visto agente della CIA minacciato al telefono da due assistenti di una palestra
Ho visto specchi uccidere il proprio riflesso
Ho visto una grande roulotte esplodere in mezzo ad una piana
Ho visto una madre battersi per ritrovare il proprio figlio
Ho visto un orologio andare al contrario
Ho visto un supereroe con la cravatta rossa

Wednesday, November 26, 2008

Ending?

Step out the front door like a ghost
into the fog where no one notices
the contrast of white on white.
And in between the moon and you
the angels get a better view
of the crumbling difference
between wrong and right.
I walk in the air between the rain
through myself and back again
Where? I don't know
Maria says she's dying
through the door I hear her crying
Why? I don't know

Round here we always stand up straight
Round here something radiates
...
Round here we're carving out our names
Round here we all look the same
Round here we talk just like lions
But we sacrifice like lambs
Round here she's slipping through my hands

Sleeping children better run like the wind
out of the lightning dream
Mama's little baby better get herself in
out of the lightning

She says "It's only in my head"
She says "Shhh, I know it's only in my head"
But the girl in car in the parking lot
says "Man you should try to take a shot
can't you see my walls are crumbling?"
Then she looks up at the building
and says she's thinking of jumping
She says she's tired of life
she must be tired of something

Round here she's always on my mind
...
I can't see nothing, nothing around here
You catch me if I'm falling?
You catch me if I'm falling?
Will you catch me, 'cause I'm falling down round here?
I said I'm under the gun around here,
...
And I can't see nothing, nothing round here.

Sunday, October 12, 2008

Mi hanno fregato l'idea...

Ecco come cercare la donna dei sogni senza troppa fatica. Basta sognarla farne un identikit e prima o poi comparirà. L'ho sempre detto che avrei dovuto imparare a disegnare meglio...

http://thegirlofmydreams.co.uk/story.html

Friday, October 10, 2008

C'è luce da quelle parti?

Send a heartbeat to
The void that cries through you
Relive the pictures that have come to pass
For now we stand alone
The world is lost and blown
And we are flesh and blood disintegrate
With no more to hate
...
Time has stopped before us
The sky cannot ignore us
No one can separate us
For we are all that is left
The echo bounces off me
The shadow lost beside me
There's no more need to pretend
Cause now I can begin again

Is it bright where you are
Have the people changed
Does it make you happy you're so strange
And in your darkest hour
I hold secrets flame
We can watch the world devoured in its pain

Saturday, June 28, 2008

Blue Eyes

Don't believe what you hear
Don't believe what you see
If you just close your eyes
You can feel the enemy

When I first met you girl
You had fire in your soul
What happened your face
Of melting in snow?
Now it looks like this!

Friday, June 06, 2008

No more

I know if destiny’s kind,
I’ve got the rest of my mind.
But my heart,
it don’t beat,
it don’t beat the way it used to.
And my eyes,
they don’t see you no more.

Thursday, June 05, 2008

Why...

Well I guess you left me
with some feathers in my hand
Did it make it any easier
to leave me where I stand?
I guess there might not be too many
who would stand beside you now
Where'd you come from? Where am I going?
Why'd you leave me
'till I'm only good for...

Waiting for you...

Wednesday, June 04, 2008

Missing P

...I lost two cities, lovely ones. And, vaster,
some realms I owned, two rivers, a continent.
I miss them, but it wasn't a disaster.

--Even losing you (the joking voice, a gesture
I love) I shan't have lied. It's evident
the art of losing's not too hard to master
though it may look like (Write it!) like disaster.

Friday, May 23, 2008

Inaspettatamente... teatro!

Ecco un altro video fantastico! Una pubblicità virale per promuovere la stagione teatrale in collaborazione con Lastminute.

"Quando è stata l'ultima volta che siete andati a teatro?"

Sunday, April 20, 2008

Scusate vado di fretta!

E' parecchio che non scrivo qui. Devo riprendere. Lo farò a breve. Nel frattempo una canzone veloce veloce. ^__^

Thursday, April 03, 2008

Tutto sfugge

I pensieri viaggiano più veloci delle parole. Penso continuamente: quando cammino per andare al supermercato a fare la spesa, quando guido il motorino in mezzo al traffico, quando corro nel parco ascoltando la musica del mio ipod, quando prendo caffè latte e cereali la mattina ancora mezzo assonnato, quando chiudo la macchina prima di rientrare a casa. Quanti momenti ci sono in una giornata? Beh, in tutti quei momenti penso, rifletto ininterrottamente… alla mia vita, al mio lavoro, ai miei amici, ai miei sentimenti, a tutto quello che mi passa per la testa. E quando mi capita qualche pensiero che mi piace particolarmente vorrei metterlo subito per iscritto.

“Iscritto”… che bella parola! Mi dico: quando torno a casa, trovo un momento e scrivo subito tutto. Certo, salvo che poi quando mi ritrovo con la penna in mano davanti al foglio… tutto è svanito. Faccio uno sforzo, cerco di ricordare i passaggi, le considerazioni e infine le parole, ma… niente. Ormai non sono più le stesse. È come se il loro suono si fosse modificato nel tempo e fossero state autentiche solamente in quel momento. Passato quel preciso istante, hanno perso tutto il loro incanto e tutto il fascino che mi aveva catturato.

A volte mi capita di non trovare le parole appropriate per esprimere sensazioni, scelte, stati d’animo. Intuisco perfettamente quello che sento, distintamente, però non riesco a tradurre in parole quel particolare miscuglio di impulsi nervosi e flussi sanguigni, che danno vita alle nostre passioni, ai nostri desideri, alle nostre emozioni.

È frustrante! Anche perché capita anche in momenti importanti… anzi soprattutto in quei momenti. Proprio quando avresti bisogno delle parole giuste per esprimere quello che hai dentro. Le stesse parole che un attimo prima avevi pensato con tanta naturalezza, come se ti appartenessero da anni, come se fossero tue da sempre. E un attimo dopo… puff… sei in mezzo al circuito con le macchine che sfrecciano e la tua che si è improvvisamente spenta e non riparte neanche con la spinta.

Non mi è mai capitato di scrivere diari o roba simile. O meglio, confesso che un paio di volte ci avevo anche provato, ma senza voglia, né una vera esigenza. Era più una curiosità di vedere che cosa ne sarebbe venuto fuori (chiaramente il quaderno dei segretucci di quand’ero bambino neanche lo calcolo, ma neanche quello ha avuto molto seguito). In questi ultimi giorni sento improvvisamente il bisogno di scrivere, scrivere, scrivere. Di trovare, nelle parole che scrivo, “il coltello con cui possa frugarmi dentro”. Sento il bisogno di fissare tutte quelle sensazioni che sembrano continuamente sfuggirmi e che vedo ricomparire per pochi istanti in una storia, in un libro, in un’immagine, in un film, in una canzone, in un video, in una poesia.

La memoria è sfuggente. Sento il bisogno di una protesi per la memoria. Dei piccoli chiodi che possano tenere insieme il patchwork. Vorrei ricordare tutto… quello che leggo, che scrivo, quello che vedo, che sento, le parole, i suoni, i volti. Tutto mi sfugge. Ma non mi accontento delle parole...

Non mi accontento più di un viaggio immaginario. Non si può guarire solo con le parole. Ammalarsi sì. Probabilmente non è molto difficile. Ma consolare? Far rivivere? Per questo occorre vedere degli occhi di fronte a sé, toccare delle labbra, delle mani, un corpo che si ribella e strepita contro le tue idee infantili di astrattezza “pura”. Cosa c’è di puro?

Saturday, March 29, 2008

Lettera

Ho resistito per tanto tempo alla tentazione di scriverti. Non mi piace scrivere lettere. Non so bene perché. Forse perché non sono molto bravo a farlo, o forse perché faccio grande fatica a buttarle giù tutte di getto. Ma non è questo il punto.
Ora, per il tempo di una lettera, il tempo di poche righe, voglio far finta che io sia Yair e tu Myriam. Forse così riuscirò a resistere qualche riga in più.

Da quando ti ho rivisto sento le bende friggere. Le bende di silenzio e distanza, con cui ho avvolto le mie ferite ben strette.
Ti ho visto, abbiamo parlato e quando ci siamo salutati, tu in realtà non sei mai andata via. Mi domando se in tutto questo tempo tu non sia rimasta ben nascosta in un angolo pronta a rientrare in mezzo al palco all’improvviso.

Quando abbiamo parlato dei bambini dei nostri amici, per un attimo, ti ho visto alzare lo sguardo fissando per un istante il vuoto. Era uno sguardo sognante, triste e allo stesso tempo pieno di speranza. Era uno sguardo fiducioso. Mostrava chiaramente quel desiderio che senti così forte e che prima o poi sai che lo vedrai esaudito. In quel momento avrei voluto avvicinarmi al tuo orecchio e sussurrarti poche parole. Se non l’ho fatto è per via delle bende che avrebbero cominciato a bruciare violentemente.
Te le sussurro adesso, sperando che le conseguenze siano più contenute.
I tuoi bambini saranno i più belli che si siano mai visti. Già riesco a vederli. Il più grande ha i tuoi occhi, la seconda il tuo sorriso… Non temere, li vedrai presto anche tu.

Devo fermarmi, le bende cominciano già a friggere.

Wednesday, March 26, 2008

La terra sotto i suoi piedi

Ultimamente metto solo video. Oggi per caso ho trovato questo. La canzone la conosco benissimo. Il video non lo avevo mai visto. Splendido.

Wednesday, February 27, 2008

Dannati scrittori!

Date retta a me, i libri fanno male. Gli scrittori sono gente malata. Ma soprattutto perfida. Lasciate stare tutti i discorsi sull'incatesimo del racconto, la meraviglia delle storie, il fascino dei personaggi. E' colpa degli scrittori se uno poi si ritrova con uno sguardo da salamandra alle otto di mattina dopo essersi lavato la faccia quindici volte.
Poi cominci a far tardi dappertutto!! A lavoro, all'appuntamento con la ragazza, al pub con gli amici, all'ufficio dell'avvocato, alla partita. Ti accorgi ormai troppo tardi che non avevi neanche mangiato, ti dimentichi che dormire alle volte aiuta a mantenersi sani nel corpo e nella mente, che guardare la strada prima di attraversare potrebbe essere provvidenziale e che magari fare attenzione alla fermata a cui devi scendere potrebbe farti risparmiare diverso tempo. Il problema comincia a farsi serio quando inizi a pensare che se chiudi il libro la storia potrebbe magicamente dissolversi. Come se le pagine rischiassero di imbiancarsi di botto qualora decidessi di chiuderle prima della fine.

Eh già... alle volte accade... davvero! E poi il libro potrebbe indispettirsi e mostrare i denti dnascosti sotto la copertina e divorarti nel silenzio della notte!

Ma tranquilli, ci sono alcuni scrittori (molto "premurosi") che, avendo paura che i loro lettori possano in qualche modo stancarsi, chiudere il libro e venire di conseguenza poi divorati dal cugino della Vorace Bestia Bugblatta di Traal, hanno imparato ad usare dei simpatici trucchi in modo che non abbiate mai voglia di distogliere gli occhi dai loro libri. Che cari!

Ebbene, loro sanno benissimo il momento esatto in cui uno sta emettendo il primo mezzo sbadiglio e leggono immediatamente il pensiero del lettore, che a due terzi di libro è il seguente: "ok, si è fatto tardi. Domani devo alzarmi presto. Finisco il paragrafo e poi continuo domani". Qui mi sembra quasi di vedere il ghigno dell'autore che si fa beffe di questo pensiero, rispondendo: "domani? Ah ah ah... continua a leggere prima di fare programmi avventati". Così riprendi tutto tranquillo la lettura, ignaro di cio' che ti attende. Proprio in quel momento l'azione entra nel vivo e sul più bello il paragrafo si chiude annunciando che, pochi giorni dopo, un personaggio chiave a cui ti eri affezionato particolarmente sarebbe morto! CATASTROFE!!! Dramma!! E ora chi si addormenta?? Come caspita si fa a prendere sonno a questo punto?? Poi dici che la gente soffre d'insonnia!! E ci credo!! Date retta a me, lasciate stare i libri! Sono una vera droga. Ancora mi ricordo quando stavo finendo il secondo libro de Il Signore degli Anelli. Dicevo: "ok, finisco il secondo libro e poi mi metto a studiare. Lo riprendo la settimana prossima". Chi si ricorda come finisce Le Due Torri, potrà senz'altro capire come sia andata a finire.

Scrittori miei, io capisco che voi lo fate per noi lettori. Per salvarci dalle terribili fauci cartacee. Ma abbiate pietà! Ridateci il sonno!!

Bene, ora scusate ma ho il libro che ringhia.

Sunday, February 17, 2008

Take it easy

Time to live
Time to lie
Time to laugh
Time to die
...
Time to walk
Time to run
Time to aim your arrows
At the sun

Sunday, February 10, 2008

Into The Wild: fuori dal mondo

Emozioni molto contrastanti mi ha suscitato l'ultimo film di Sean Penn, Into The Wild. Se da un lato ho apprezzato molto la spendida colonna sonora e da un altro anche lo stile di regia non mi è dispiaciuto affatto, da un altro ancora invece la vicenda raccontata mi ha lasciato alquanto interdetto.

La scelta di Eddie Vedder per le canzoni l'ho trovata perfetta. Non saprei pensare a un gruppo diverso dai Pearl Jam per un film che racconta di una fuga.
Dietro la macchina da presa Sean Penn se la cava con grande abilità. Nonostante possa sembrare a tratti un po' prolisso, abusando della voce fuori campo, il film scorre senza grandi pause.
Quello che invece non mi ha convinto fino in fondo è proprio il personaggio e, di riflesso, la sua storia. Certamente la sua "urgenza" e il suo malessere sono condivisibili. Viviamo in una società che ci impone un certo modo di essere e in cui nessuno può effettuare una scelta che sia completamente libera dagli schemi prefissati dalla società stessa. Ma fuggire dal mondo potrà cambiare questa condizione? Può darsi... Di certo non nel modo improvvisato messo in atto da Chris, o se preferite, da Alex Supertramp.

E' davvero necessario scappare da tutto e da tutti per arrivare a capire che "la felicità è reale solamente quando viene condivisa"? Senza considerare le profonde ferite inferte alle persone abbandonate lungo la strada. E anche a se stesso. Nessun uomo è un'isola diceva un poeta. Quindi è certamente importante ricercare continuamente nuove esperienze, perseguire la verità autentica e mantenersi folli, ma se tutte queste cose non vengono condivise, difficilmente si potrà andare in giro sorridenti.
























Chiudo con qualche frammento dei versi della colonna sonora e un video tratto sempre dalla stessa.

It's a mystery to me
We have a greed, with which we have agreed
And you think you have to want more than you need
Until you have it all, you won't be free

Society, you're a crazy breed
Hope you're not lonely, without me
...
Society, crazy indeed
Hope you're not lonely, without me
Society, have mercy on me
I hope you're not angry, if i disagree




PS: è da una quindic'anni che lo dico, ma sempre meglio ribadirlo... in un'altra vita gradirei molto avere la voce di Eddie Vedder, chiaramente sempre se non è disponibile quella di Bono. Graaaazie. ^__^

Friday, February 01, 2008

Cloverfield: filmati della catastrofe

Qualche giorno fa ho avuto l'occasione di vedere Cloverfield di Matt Reeves.
La prima cosa che colpisce di questo film è che non si presenta come un film. Verrebbe da dire che non è nemmeno un film! Inizia infatti come se un funzionario del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti avesse infilato una videocassetta ritrovata sul luogo di una "particolare" catastrofe. In altre parole, in qualunque altro film si tratterebbe di un oggetto di passaggio che magari viene mostrato per pochi minuti prima di tornare al film vero e proprio. Qui non si limita a far parte del racconto, ma è il racconto stesso. Un elemento solitamente narrativo diventa così l'unico narratore della storia.

L'idea di base è certamente molto interessante, fortemente ispirata alla scena contemporanea, ormai sempre più caratterizzata dalla diffusione di video amatoriali che documentano gli episodi più tragici e allo stesso tempo più spettacolari della storia del nostro pianeta. Sono gli anni in cui qualunque individuo ha la possibilità di girare il proprio video e condividerlo con migliaia di persone. Sono gli anni in cui le immagini di disatri naturali o di attentati terroristici possono essere visti a distanza di migliaia di km sulla Rete. Ormai sono sempre di meno le persone che non hanno mai utilizzato una videocamera. Per questo mi sembra di vedere tratti di genialità nell'idea che sta alla base del film di Reeves: trasformare un film catastrofico in un vero e proprio reportage... che, nonostante l'intenzione di farlo sembrare un lungo filmato amatoriale, si tratta comunque di un film ha ben poco di amatoriale e molto di cinematografico.

Come dicevo infatti, una prima impressione che si può avere vedendo Cloverfield è che si tratti di qualcosa che non sia propriamente un film, ma soffermandosi più attentamente su alcui passaggi della visione e andando oltre i movimenti convulsi e volutamente dilettanteschi, ci si potrà accorgere della cura con cui è stato scritto e costruito.

Una delle prime differenze che si nota è senz'altro nella qualità narrativa delle sequenze. la tensione narrativa è tenuta sempre molto viva. Non c'è un istante in cui cali. Anche i passaggi "morti" riescono a mantenere una forte carica comunicativa. Molto spesso nei filmati amatoriali più lunghi capita di vedere ampie sequenze in cui l'operatore si è soffermato su situazioni che non aggiungono nulla alla narrazione. La videocamera di Hud non perde mai il contatto con il centro dell'azione... spesso arriva un attimo dopo che un evento è accaduto ma riesce sempre a comunicare la situazione, le reazioni e le emozioni dei protagonisti. Qualcuno potrebbe obiettare che è inverosimile che mantenga la camera accesa anche nei momenti più estremi, ma si tratta di un espediente narrativo senza il quale il film non avrebbe avuto luogo.

Un altro elemento da rilevare è certamente la cura che è stata dedicata ai personaggi. Solitamente in un film dove il protagonista centrale è la catastrofe, i personaggi finiscono per fare da sfondo, senza venir caratterizzati in modo ben definito.

In questo film sono due gli espedienti utilizzati da regista e sceneggiatori per lasciare che anche i personaggi godessero dello spazio necessario per apparire ben delineati: la festa all'inizio del film e gli spezzoni del filmato impresso nella cassetta su cui Hud sta registrando. La festa è sicuramente il momento più importante da questo punto di vista, perchè gran parte della caratterizzazione dei personaggi viene mostrata e costruita qui. La festa iniziale rappresenta così l'occasione per il regista di mostrare le dinamiche fondamentali che legano i protagonisti. Dopo, una volta immersi nella tragedia i momenti saranno sempre più sporadici.

Il secondo espediente utilizzato da Reeves è quello degli spezzoni di filmato che in alcuni punti interrompono la ripresa di Hud. Si tratta di immagini che contrastano in modo fortissimo con quelle che mostrano Manhattan venire distrutta. Grazie ad esse, il regista ha la possibilità di dare rilievo al rapporto che c'è tra i due personaggi principali e di cui pochi altri personaggi del film sono a conoscenza. Addirittura il film comincia con una sequenza di questo filmato, per concludersi con il doppio saluto degli stessi protagonisti: prima sotto le macerie del ponte di Central Park, poi in un parco divertimenti a conclusione di "una bella giornata".

Credo sarà difficile creare un filone da questo Cloverfield, proprio per la sua peculiare scelta stilistica, che già metterà a dura prova la resistenza di molti. Si tratta comunque di una pellicola molto valida e girata con una grande attenzione cinematografica. Di sicuro è molto più di quello che sembra.



Monday, January 28, 2008

Luce fioca

Clouds roll by
Reeling is what they say
Or is it just my way?
...
Can't see my tracks...
I need the light
I'll find my way from wrong, what's real?
The dream I see

Friday, January 25, 2008

It's evolution, baby

Cercavo su YouTube un pezzo raro dei Pearl Jam e ho invece ritrovato uno dei loro video più belli che non vedevo da anni. Bellissimo. Diretto da Todd McFarlane.

Wednesday, January 23, 2008

Addio Heath

Poco fa ho appreso dalla tv dell'improvvisa morte di Heath Ledger. Sono quasi saltato sulla sedia dove ero seduto. Per chi non lo avesse ben presente, si tratta di uno dei più promettenti giovani attori di Hollywood. Tra i suoi film più noti: Brokeback Mountain, Le Quattro Piume, Io non sono qui e Lords of dogtown. Questi almeno i primi che mi vengono in mente. Anzi, no. Il primo che mi verrebbe in mente è un film che deve ancora uscire ed è il secondo film su Batman diretto da Christopher Nolan, The Dark Knight, in cui Ledger veste i panni del nuovo Joker. E a giudicare dalle prime immagini viste finora del film sembrebbe se la sia cavata più che egregiamente.
Un altro motivo per cui la notizia mi colpisce particolarmente è forse un po' più banale, ma sta nel fatto che aveva la mia stessa età (meno di un mese di differenza). Quando muore un tuo coetaneo, ti lascia sempre una sensazione strana, anche se non lo conosci. In questo caso però si tratta di una star del grande schermo, una persona cioè che ha acquistato grande familiarità con milioni di persone in tutto il mondo. Un volto che ormai cominciava ad essere "di casa".
Addio Heath. Don't be so serious.

Tuesday, January 22, 2008

Volubilità

Come basta poco affinchè muti la disposizione nei confronti di una persona. Un giorno sei pronto a scherzarci insieme per ore. Il giorno dopo vorresti solo insultarla. Basta poco. Un paio di balle e la mutazione è completa.
Se c'è una cosa che non sopporto proprio sono le balle. Peggio ancora le mezze verità, che servono solamente a creare l'illusione di non aver mentito.

Monday, January 21, 2008

Would you light up the darkness?

Qualche giorno fa parlavo con un'amica di un film e di un libro da cui il film è tratto. Parlavamo di Io Sono Legenda. E ci chiedevamo come mai nella fantascienza le visioni futuristiche siano quasi sempre pessimistiche, molto spesso catastrofiche. Sono davvero pochi i film o i libri che dipingono un futuro in cui la società umana sia migliorata, in cui sia progredita e in cui l'uomo non paghi un alto prezzo per la sua crudeltà. Al contrario, la stragrande maggioranza racconta di catastrofi di vario genere, il più delle volte dovute a cause naturali. O apparentemente naturali: il più delle volte è l'uomo che provoca le catastrofi che poi lo condanneranno (la cura rivoluzionaria del cancro che si ritorcerà contro nel film di Lawrence oppure l'inquinamento atmosferico in The Day After Tomorrow).
In fondo, se ci pensiamo, per tutto il corso della storia, l'umanità non ha fatto altro che tentare di sterminarsi a vicenda. Chissà... magari l'uomo se la meriterebbe pure una fine del genere. Mi viene in mente il finale de Il Quinto Elemento, quando Leeloo vedendo tutte le atrocità compiute dall'uomo nel corso della storia, si rifiuta di salvare l'umanità (per la fortuna dei nostri discendenti poi le faranno cambiare idea ^__^).
Più ci penso e più mi vengono in mente solo episodi negativi, piccoli e grandi che siano, della storia recente, passata, presente e remota. Più ci penso e più non trovo un motivo per cui varrebbe la pena di illuminare questa oscurità che sembra essere insita nell'uomo dagli albori della sua storia.
Il libro di Matheson chiude in modo molto duro e pessimista. Il film di Lawrence è nettamente più aperto alla speranza. Stesso soggetto, diverse storie, senso quasi completamente ribaltato. Belli entrambi anche se molto distanti l'uno dall'altro.

Monday, January 07, 2008

Jai Guru Deva

Tutti quanti conosciamo i Beatles. Quasi tutti li apprezziamo. Forse siamo in meno ad esserci cresciuti. Non sono della generazione che ha vissuto il fenomeno dei Beatles, ma ricordo ancora alla fine degli anni ottanta una cassetta (un oggetto che sembra di un secolo fa ormai) regalatami da un compagno di classe delle elementari. Era un greatest hits con venti canzoni tra quelle più famose. La consumai a furia di ascoltarla. Probabilmente cercando in mezzo agli scaffali tra i cumuli di palta potrei anche ritrovarla, ma non so se possa essere ancora in grado di riprodurre suoni gradevoli da ascoltare (ammesso e non concesso che una cassetta possa emettere suoni gradevoli ^__^). Erano alcune delle canzoni più famose... forse quelle davvero più note, quelle che forse qualcuno può erroneamente pensare siano quelle che hanno reso i quattro di Liverpool. Crescendo ne ho scoperte tante altre, forse meno famose, ma altrettanto greatest.

A parte in quel primo periodo, confesso di non essere mai stato particolarmente innamorato dei Beatles. Voglio dire: ce ne sono tanti altri che ho amato e amo decisamente di più. Comunque nel tempo non ho mai smesso di ascoltarli. Con le dovute pause, ma regolarmente ci sono stati periodi in cui mi sono ripreso i loro album per riascoltarli.

Pochi giorni fa sono riuscito a recuperare in sala un film (Across The Universe) che raccoglie molte delle loro canzoni più emozionanti, facendone un musical visionario che racconta le storie di ragazzi a cavallo degli anni Settanta, attingendo ai personaggi cantati tante e tante volte in quelle melodie: da Jude e Lucy in the sky fino a Sexy Sadie. Ad ogni scena avevo voglia di cantare e a volte non riuscivo a trattenermi, beccandomi qualche leggera gomitata accomapagnata da una smorfia sorridente dell'amico che mi stava affianco. Alcune sequenze sono davvero fantastiche, ...specialmente quella delle fragole.

Insomma, l'anno cinematografico, dopo le "montagne russe" con Nicolas Cage, è cominciato piuttosto bene. Speriamo prosegua meglio.

Metto in coda un paio di video dei Beatles.

All you need is love
Occhio, tra il pubblico c'è un giovane Mick Jagger che indossa una "sobria" camicia di John Lennon.



Don't let me down
In assoluto una delle mie canzoni preferite tra quelle loro. Questo video, se non sbaglio, rappresenta una delle loro ultime apparizioni insieme e ha ispirato anche un video degli U2 molti anni dopo che si sono presentati "a sopresa" sul tetto di un palazzo per suonare "Where the streets have no name". Tra l'altro il video degli U2 somiglia moltissimo ad una delle sequenze finali del film di Julie Taymor. Chissà...

Wednesday, January 02, 2008

Nuovo anno...

Le parole di una vecchia canzone per augurare buon anno a chi ha piacere di passare del tempo con me, a chi mi comprende con uno sguardo, a chi non vuole parlarmi, a chi vorrebbe conoscermi, a chi ride con me, a chi non sa ancora parlare ma mi regala momenti unici, a chi non vedo da tanto tempo, a chi vedo continuamente... a chi sta leggendo.

May God bless and keep you always,
May your wishes all come true,
May you always do for others
And let others do for you.
May you build a ladder to the stars
And climb on every rung,
...
May you grow up to be righteous,
May you grow up to be true,
May you always know the truth
And see the lights surrounding you.
May you always be courageous,
Stand upright and be strong,
...
May your hands always be busy,
May your feet always be swift,
May you have a strong foundation
When the winds of changes shift.
May your heart always be joyful,
May your song always be sung,
May you stay forever young...

Monday, December 31, 2007

Visioni del 2007

O sorprendenti viaggiatori! Che nobili racconti
vi leggiamo negli occhi, come mari profondi!
Su, mostrateci gli scrigni della ricca memoria,
quei gioielli meravigliosi, fatti d'astri e d'etere.
...
Dite, che vedeste?


Un anno fa mi sono divertito a fare un piccolo gioco: sintetizzare in una frase l'immagine, il fotogramma o un piccolo gesto di alcuni dei tanti film che in un anno ho visto in sala. Siccome l'idea mi è piaciuta parecchio, ho deciso di ripeterlo anche quest'anno. Chi vuole, se la cosa lo diverte, può aggiungerne altri.

Ho visto la vita nascere nell'acqua di una fossa in una foresta.
Ho visto la speranza di molte persone venire spezzata nelle cucine di un lussuoso hotel di Los Angeles.
Ho visto un uomo e una donna su un cavallo di pezza saltare su una barca di velluto e navigare su un mare di cellophane.
Ho visto un funzionario delle imposte parlare con la sua creatrice.
Ho visto un dinosauro da riporto. E ne voglio uno anch'io!
Ho visto una famiglia di uomini-coniglio.
Ho visto un soldato americano in fin di vita parlare con un ufficiale giapponese di Douglas Fairbanks.
Ho visto un'annaffiatrice supplente annaffiare una pianta di plastica.
Ho visto un chopper infiammarsi.
Ho visto un conquistador sdraiarsi su un prato e far rifiorire uno splendido giardino e il suo albero.
Ho visto migliaia di frecce oscurare il sole.
Ho visto un uomo ascoltare... una musica capace di sgombrare ogni sentimento d'odio.
Ho visto un monaco firmare un documento in cui diceva di essere una scimmia.
Ho visto un uomo in una fossa sgretolarsi e diventare sabbia.
Ho visto un veliero solcare una duna di sabbia.
Ho visto la lap dance di una farfalla.
Ho visto un uomo d'argento volare dentro una nube.
Ho visto un coro di rospi a un funerale di stato cantare i Guns'n Roses.
Ho visto due odontoiatri suonare Springsteen.
Ho visto un maiale camminare sul soffitto.
Ho visto un bambino di colore suonare la chitarra per dei vagabondi su un vagone di un treno.
Ho visto tre cavalli e un albero in cima ad una collina salvare la vita di uno spazzino.
Ho visto la cucina del miglior ristorante di Parigi gestita da topi.
Ho visto una donna svegliarsi improvvisamente di notte parlando la lingua di una divinità antichissima.
Ho visto la bandiera americana sventolare capovolta.
Ho visto un agente della polizia ferroviaria... a metà.
Ho visto un autista russo combattere per la propria vita in una sauna.
Ho visto un orso corazzato.
Ho visto due giovani soldati alzarsi sopra una distesa di neve.
Ho visto una moltitudine di api far atterrare un aeroplano.

Poi ho visto un uomo salutare suo padre parlando a un registratore.
E infine ho visto ancora la Morte piangere.

Buon anno!

Sunday, December 23, 2007

Let's have fun with penguins

Io questa pubblicità della Coca-cola con i pinguini e gli orsi non me la ricordavo.
Cmq w i pinguini!! ^__^

Tuesday, December 18, 2007

Wednesday, December 12, 2007

Mutazioni di un volto

Ecco un video che avevo visto diverso tempo fa e che trovo davvero molto interessante. A volte niente è ciò che sembra.

Guarda l'orizzonte

Why do you weep?
What are these tears upon your face?
Soon you will see
All of your fears will pass away
Safe in my arms
You're only sleeping
...
And all will turn
To silver glass

Tuesday, November 27, 2007

Tenetemi lontano dalle librerie!!!!

E' pazzesco!! Se entro in una libreria, 9 volte su dieci esco con almeno un libro in mano, anzi in busta, e in almeno 5 occasioni di quelle 9 non si tratta di un libro solo. E' pazzesco perchè sì, mi piace leggere libri e solitamente quelli che compro mi interessano sul serio, ma ultimamente faccio fatica a trovare 10 minuti per sbrigare le pratiche quotidiane nell'ufficio di Fonzie. Aggiungiamoci che non sono il Niki Lauda della lettura e il risultato sarà che la mia stanza è disseminata di libri che devo ancora leggere. Sulla scrivania. Sul comodino. Su una mensola.
Prima o poi a qualcuno di questi cresceranno le gambe, si alzerà di notte, mi colpirà alla testa con un candelabro d'oro mentre dormo e se ne scapperà in Polinesia sperando di farla franca in una missione con tanti orfanelli, dove di sera cercherà di addormentarli. Ma lo maltratteranno perchè nessuno lì saprà leggere l'italiano. Così lo useranno solo in caso di "emergenze improrogabili". Andrà sicuramente così! L'unico dubbio a questo punto è: dove troverà il candelabro?
^__^

Monday, November 19, 2007

Patience

Vorrei avere il controllo. Di tutto. So che non è possibile, ma non posso fare a meno di voler controllare tutto. La mia vita, le mie emozioni, i miei pensieri, i rapporti con i miei amici, con le ragazze... forse vorrei controllare le persone stesse. Le mie passioni. I miei istinti. Le mie manie. La mia follia! Già. Esiste forse qualcosa di più folle? Voler controllare qualcosa che per definizione non può essere controllata?
Non so. Un momento mi sembra tutto chiaro. L'attimo dopo tutto mi sembra senza senso. Vorrei riuscire a guardare la mia vita allo stesso modo con cui guardo i film, dove tutto è posto lì perchè comunichi il proprio significato. E' facile comprendere un film. Basta fare un po' di attenzione e tutto è come in quei disegni dove devi unire i puntini con i numeretti sopra. Cominci dall'uno, poi il due, poi il tre e così via il disegno prende forma e magari riesci ad indovinarlo molto prima che sia completo. La vita invece non ha puntini da collegare, meno che mai i numeretti da seguire.
- The boy has no patience.
- He will learn the patience.

Pazienza, pazienza, pazienza!!! Ma quanta ce ne vuole?? Pensavo di averne tanta, ma comincio a non esserne più tanto certo. Mi sembra di non imparare niente di niente. E come se non bastasse invece di imparare dagli errori continuo a fare sempre gli stessi. Come se non bastasse non riesco a togliermi la paura matta di sbagliare. Qualunque cosa io stia facendo.
- All his life has he looked away... to the future, to the horizon. Never his mind on where he was. What he was doing.
Gli occhi tendono sempre a fuggire lontano da dove siamo, a scrutare l'orizzonte, a esplorare il mondo fuori di noi, ad andare oltre. In un istante sono all'orizzonte mentre i piedi passo dopo passo lo raggiungono. Come si fa a rimanere in equilibrio? Come diceva un altro mio omonimo, stavolta cileno: Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Sarà. Per adesso c'è una stanza buia, illuminata dalla fioca luce di un portatile e allietata dalle note e dalla voce di Jeff Buckley. There's no time for hatred, only questions. What is love? Where is happiness? What is Life? Where is peace? When will I find the strength to bring me release? And tell me where is the love in what your prophet has said?
Ad maiora

Saturday, November 17, 2007

Need a shake?

So are you turning around your mind?
Do you think the sun won't shine this time?
Are you breathing only half of the air?
Are you giving only half of a chance?
...
Are you still turning around the same things?
Are you still trying that way?
Are you still praying the same prayers?
Are you still waiting for that same day to come?

Climbing the same mountain
You're not getting higher
You're running after yourself
Can't let go
Hiding in that place you don't wanna be
You push happiness so far away
...

Thursday, November 15, 2007

The Ring... ovvero un anello per ricominciare?

Chiudo la "trilogia" dei Recut con un'altra piccola perla. Dopo una "commedia" e un "horror", non poteva mancare un intenso film drammatico. Quindi ecco a voi: The Ring... come non lo avete mai visto! ^__^
Enjoy!

Monday, November 05, 2007

Scary Mary

Visto che siamo in tema di "Recut", chi ha paura di Mary Poppins? ^__^
Un altro esempio di come il montaggio di un trailer possa dare un'immagine drasticamente diversa del film che presenta. Buona visione!

Thursday, November 01, 2007

Shining?

Cosa sarebbe successo che Shining fosse stato una commedia romantica?
Per chi conosce il film, guardate questo trailer che secondo me è geniale.
Per chi non conosce il film (ma tanto NON può esistere una persona che NON conosce questo film! Veeeeeeero?), guardate questo trailer e poi il film... è davvero un film delizioso! ^__^

Wednesday, October 31, 2007

La porsche e la pioggia

Viviamo in un mondo che non dà certezze, ma qualche volta ci vengono mostrate verità illuminanti. Spesso sono le incarnazioni di spiriti immortali che ci concedono alcune perle da non dimenticare. Tanto per citarne qualcuna: tutti sanno per esempio che se la forza scorre potente in te, devi cominciare a preoccuparti seriamente perchè di certo verranno presto a romperti quei tanto preziosi oggetti sferici, a cui tieni particolarmente. Oppure nessuno dubita più ormai che se lo dice il comandante, è sicuro fare surf nel bel mezzo di un bombardamento aereo. Poi anche i sassi ormai sanno che dove c'è una donna che risale da sola una scalinata, tirandosi dietro un passeggino con un neonato dentro, presto su quelle scale avrà luogo una sparatoria. E' matematico! Infine nessuno si stupisce più di vedere lumachine volare in un ristorante di lusso ed essere afferrate al volo dal cameriere più anziano in piedi accanto alla porta. Succede tutte le volte!

Ma qualche volta questi preziosi insegnamenti possono venire forniti direttamente dalla sorte stessa. Lo so, è incredibile... neanche io potevo crederlo (adesso però smettetela di fare la faccia sorpresa e conservatevi un paio di anfore di stupore per dopo). Stavo dicendo... proprio ieri mi si è rivelata una verità preziosissima. Uscivo per andare a lezione di tango, ma non ho prestato grande attenzione ad un fatto apparentemente banale: pioveva! Tutti sanno che secondo la settima variante di Zymurgy alla legge di Murphy quando piove, diluvia. Forse pochi sanno però che quando diluvia, le Porsche girano a destra! A farne le spese di questa verità fino a ieri ignota purtroppo è stata una povera e ignara Citroen C2, che però presto riacquisterà il suo antico splendore. E' stata già mandata su Cybertron e presto tornerà come nuova.

Poichè è necessario immortalare in modo artistico ogni verità che viene scoperta, come direbbe Brunello Robertetti ora diche un poesie.

Quando piove,
diluvia.
Quando diluvia,
le Porsche girano a destra.

Friday, October 26, 2007

Benvenuta piccola Ester!

Non avere paura. Sei qui da poche ore, ma c'è già una miriade di gente a volerti bene. Ti auguro non diminuiscano mai, ma che aumentino sempre di più.

Momma loves her baby
And Daddy loves you too
And the sea may look warm to you Babe
And the sky may look blue
...
If you should go skating
On the thin ice of modern life
Dragging behind you the silent reproach
Of a million tear stained eyes
Don't be surprised, when a crack in the ice
Appears under your feet
You slip out of your depth and out of your mind
With your fear flowing out behind you
As you claw the thin ice

Thursday, October 25, 2007

Immagini

E' semplicemente favoloso come a volte ti capiti di riascoltare per caso una canzone che non sentivi da un tempo infinito e scoprire di colpo che è ancora in grado di raccontarti e forse di farlo adesso con maggior profondità. E' quello che mi è successo pochi giorni fa guardando banalmente un telefilm e ascoltando di nuovo dopo tanto tempo queste magnifiche parole che potrei tranquillamente usare come commiato di un capitolo che si è chiuso in questi ultimi mesi.

I've been looking so long at these pictures of you
That I almost believe that they're real
I've been living so long with my pictures of you
That I almost believe that the pictures are
All I can feel
...
If only I'd thought of the right words
I could have held on to your heart
If only I'd thought of the right words
I wouldn't be breaking apart
All my pictures of you

Looking so long at these pictures of you
But I never hold on to your heart
Looking so long for the words to be true
But always just breaking apart
My pictures of you

There was nothing in the world
That I ever wanted more
Than to feel you deep in my heart
There was nothing in the world
That I ever wanted more
Than to never feel the breaking apart
All my pictures of you

Tuesday, October 23, 2007

Uno sguardo diverso

Voglio pensare,
che se dovessi rincontrarti,
mi chiederesti uno sguardo diverso,
un sorriso in più.
"Amici", così mi dicesti...
E tutto finì.
Voglio pensare che nel rivedermi,
i tuoi occhi
potrebbero brillare
della stessa luce
che avevano allora...

Sunday, October 21, 2007

Cats go nuts

Un vecchio video che non può non mettere di buonumore...

Monday, October 15, 2007

Le ragioni dell'amore

Non molto tempo fa discutevo con una persona di favole. Nel giro di pochi minuti la discussione si catapultata sull'amore e più in particolare sulle motivazioni e le ragioni dell'amore. Perchè si ama? Per i meriti che una persona dimostra all'altra? In che modo lo si deve fare? Incondizionatamente o con dei precisi limiti?

Personalmente non credo che si scelga di amare una persona per dei meriti che questa ci mostra. Questo vorrebbe dire che solo alcune persone sarebbero meritevoli di essere amate. Persone che non hanno demeriti sarebbero persone perfette e questa categoria ho il vago sospetto che non esista. Ognuno ha le sue piccole o grandi imperfezioni, i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi meriti e i suoi demeriti. Forse quando si ama veramente, lo si fa proprio per quelle piccole imperfezioni che ci caratterizzano, che più di ogni altro particolare ci rappresentano.

L'amore poi secondo me dev'essere incondizionato, altrimenti non si può considerare neanche amore. Dev'essere qualcosa che spinge ad anteporre il benessere di qualcuno al di fuori di noi al benessere di noi stessi. Si tratta di una cosa che filosoficamente va contro ogni logica, che in qualche modo spinge ad andare "contro" se stessi, ma se così non fosse non potrebbe dirsi amore.

Chiudo con le parole di un mio omonimo originario di Tarso: l'amore è paziente, è benigno l'amore; non è invidioso l'amore; non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. L'amore non avrà mai fine.

Sunday, September 30, 2007

Fight for kisses

Chi non è mai entrato in competizione per guadagnarsi un bel bacio?
Metto in coda una pubblicità della Wilkinson strepitosa e geniale.

Saturday, September 29, 2007

Una... Bose per la vita!

Ricollegandomi al discorso della colonna sonora vorrei aggiungere che ovviamente la qualità della riproduzione dev'essere categoricamente firmata dalla Bose, di cui mi sto godendo il soundock nero fresco fresco di negozio dove l'ho acquistato venerdì scorso. Che meraviglia! Oltre ad essere splendido nella linea, ci manca solo che abbia una funzione incorporata per farti i cocktail ogni volta che lo ascolti in poltrona!

Tuesday, September 18, 2007

Shine!

Pochi giorni fa leggevo il blog di un'amica che scriveva di volere una colonna sonora per i tanti momenti della vita quotidiana. Penso che un po' tutti sognamo qualcosa del genere o ci immaginiamo a volte qualche musica di sottofondo sia mentre facciamo qualcosa di particolarmente speciale sia mentre ne facciamo altre magari più comuni.

Ci ripensavo oggi e credo di sapere quale sceglierei come leitmotiv per me. Sarebbe senza dubbio Shine On You Crazy Diamond dei Pink Floyd, un pezzo che più ascolto e più mi mette i brividi. Non importa che io stia togliendo la polvere da sotto la scrivania o facendo colazione con ancora tutti i neuroni che si stanno stiracchiando, pregando di masticare i cereali il più piano possibile per dormire ancora pochi secondi... se ascolto questa musica mi ritrovo quasi sempre con la pelle d'oca e con i brividi alle gambe.

Molto probabilmente la sceglierei anche perchè mi ha sempre colpito molto l'esortazione, che ricorre continuamente nel testo, a "risplendere". Forse ancora di più in questo periodo in cui mi riesce molto difficile splendere e quindi questa canzone mi tocca in modo particolare in questi giorni perchè mi suona un po' come un augurio a tornare a far brillare quella solarità che mi ha contraddistinto per tanti anni. Ora mi sento come in un vicolo cieco. Di fronte ho un muro e non vedo strade che possano portarmi in alcuna direzione. Mi auguro che al più presto possa abbattere questo muro o trovare la via che mi porti fuori da questo vicolo buio. E mi auguro di tornare presto a splendere.

Riporto di seguito qualche passaggio del testo e un video di YouTube con una parte della canzone.

Come on you target for faraway laughter, come on you stranger,
you legend, you martyr, and shine!

Come on you raver, you seer of visions, come on you painter,
you piper, you prisoner, and shine!

Come on you boy child, you winner and loser,
come on you miner for truth and delusion, and shine!


Saturday, September 15, 2007

Vite parallele

God grant me the serenity
to accept the things I cannot change;
courage to change the things I can;
and wisdom to know the difference.


(in italiano: Dio mi conceda la serenità
di accettare le cose che non posso cambiare;
il coraggio di cambiare quelle che posso;
e la saggezza di comprendere sempre la differenza.)

Questa è la bellissima preghiera della serenità, molto conosciuta nel mondo anglofono e citata nel bellissimo romanzo di Kurt Vonnegut Mattatoio n°5 (Slaughterhouse-Five). In questi ultimi mesi abbiamo potuto ascoltarla recitata da un controverso Kevin Costner nel trailer di Mr. Brooks, un thriller che si annuncia molto intrigante. Il film uscirà nelle sale italiane tra poche settimane, dopo aver fatto un'estate non proprio esaltante nelle sale americane, incassando quasi una decina di milioni in più delle spese di produzione. Temo che il film possa non essere all'altezza delle aspettative, ma mi auguro di essere smentito. Per chiunque fosse interessato metto in coda il trailer.

Il soggetto mi sembra interessante, perchè mi hanno sempre incuriosito le storie di personaggi divisi a tal punto da vivere vite parallele. Forse perchè in qualche modo tutti tendiamo a farlo, anzi probabilmente a molti capita di viverne più di due, quando si comportano in un certo modo con alcune persone, in uno completamente diverso con altre e magari poi si scoprono persone ancora molto diverse, quasi sconosciute, quando si ritrovano sole. Non parlo di persone con personalità multiple o di schizoidi, ma semplicemente di persone che, per sentirsi accettati o per sentirsi apprezzati, assumono atteggiamenti, abitudini e modi di fare e di pensare differenti a seconda delle persone che frequentano, sviluppando in se stesse delle contraddizioni fortissime che fanno fatica a controllare.

La verità, come sempre, sta nel mezzo e a noi sta il compito di distinguere la differenza tra le cose che possiamo cambiare e quelle che non possiamo cambiare, sperando di avere poi la serenità di accettare le seconde e il coraggio di cambiare le prime.




PS: oggi un augurio ad Ale che diventa più vecchio... ormai comincia ad esserlo anche nell'età oltre che nello spirito. Nun sei più er ghepardo de na volta, ma te vojo bene lo stesso. ^__^